Il tribunale europeo dei brevetti e il brevetto unitario tra opportunità, nuove sfide e occasioni mancate

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Il 1° giugno 2023 sono diventati operativi il Brevetto Europeo ad effetti unitari (meglio noto come Brevetto Unitario) e il Tribunale Unificato dei Brevetti: un brevetto che copre in modo indivisibile il territorio dei Paesi aderenti e una Corte multinazionale competente a conoscere di tutte le cause in materia di brevetti europei, tradizionali e unitari, sempre per i Paesi aderenti, attualmente 17, ma in prospettiva tutti quelli che fanno parte dell’Unione Europea. Nonostante ciò, non si tratta di un sistema monistico, in quanto i titolari dei brevetti hanno ancora la possibilità di proteggere la propria innovazione attraverso brevetti nazionali da far valere presso i tribunali nazionali, introducendo così una sorta di concorrenza tra diversi sistemi giudiziari, particolarmente evidente (e complessa da governare) nel periodo transitorio di sette anni in cui anche sui brevetti europei tradizionali le cause potranno essere sottoposte sia alla nuova Corte, sia ai giudici dei singoli Stati, come avveniva sinora. L’Italia tuttavia ha perso un’importante occasione per far diventare Milano l’hub europeo della proprietà intellettuale nel settore farmaceutico, accettando di ospitare una delle tre sedi della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti con competenze gravemente menomate rispetto a quelle originariamente assegnate alla sede di Londra, divenuta indisponibile a causa della Brexit.

On 1 June 2023, the European Patent with unitary effect (better known as the Unitary Patent) and the Unified Patent Court became operational: a patent that indivisibly covers the territory of the
participating States and a multinational court competent to hear all European patent cases, both traditional and unitary, again for the participating States, currently 17, but in perspective all those that are members of the European Union. Despite this, it is not a monistic system, since patent owners still have the option of protecting their innovation through national patents to be enforced in national courts, thus introducing a sort of competition betweendifferent judicial systems, which is particularly evident (and complex to govern) in the seven-year transitional period in which even on traditional Europeanpatents cases canbesubmitted both to thenewCourtandto the judges of individual states, as was the case until now. Italy, however, has missed an important opportunity to make Milan the European hub of intellectual property in the pharmaceutical sector by agreeing to host one of the three seats of the Central Division of the Unified Patent Court with severely diminished jurisdictional competence compared to that originally awarded to the London seat, which became unavailable due to Brexit.

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